Crisi Milei!

AH AH!
Dopo 21 mesi al governo, con lo slogan “spacco tutto”, qualcosa si è davvero rotto, ma non nel modo in cui lui immaginava. È emerso infatti un contrasto tra le ambizioni del nostro Che Guevara moderno e la realtà che lo circonda.
Due fatti principali hanno scatenato una crisi:
- Gli scarsi risultati alle ultime elezioni.
- Un cambio fisso del Peso sul dollaro mal calcolato.
La crisi si riflette nel comportamento degli investitori, che hanno perso fiducia in Milei e hanno ritirato i loro capitali dal paese, temendo un ritorno all’epoca del peronismo. Nel frattempo, Trump ha avviato una linea di aiuti economici, senza chiarirne davvero le ragioni. Un paradosso, visto che le loro politiche sono opposte: Milei punta alla libertà, Trump al controllo; uno difende il libero mercato, l’altro i dazi; uno vuole tagliare gli aiuti di Stato, l’altro li sostiene (aiuti agli agricoltori). Eppure, nonostante le differenze, si trovano simpatici e si aiutano: alla fine l’amicizia vince sempre!
Gli scarsi risultati alle ultime elezioni.
La sorella di Milei è stata beccata con le mani nel Miele(i). Accusata di corruzione, è ora sotto indagine. Milei non è riuscito a reggere la pressione mediatica, mentre l’opposizione peronista ha ottenuto ottimi risultati alle ultime elezioni. Di conseguenza, le istituzioni internazionali temono che il governo di Milei non duri a lungo, e questo ha scatenato una crisi sui mercati. In realtà, si tratta più di una sfiducia verso le possibili alternative a Milei che di un attacco diretto a lui. Ma, in fondo, cosa cambia?
Valore del Peso.
Milei ha fissato il cambio reale dell’Argentina troppo in alto, convinto che ciò avrebbe rassicurato gli elettori e accelerato la discesa dell’inflazione. È stato però un errore di calcolo, oltre che una violazione dei principi del libero mercato e della libertà economica. Non si tratta di un fallimento del mercato, ma piuttosto del fatto che Milei ha tradito i suoi stessi principi.
Un peccato, perché la cura economica che stava portando avanti stava già dando risultati notevoli in termini di riduzione della povertà e della disoccupazione. Qui un grafico:

Questo grafico descrive la percentuale di persone con un reddito inferiori alla soglia di povertà, calcolata come un paniere di beni e servizi essenziali. I sussidi rientrano tra i redditi delle famiglie e possono o meno far superare la soglia. Si noti che Milei è stato eletto nel Dicembre del 2023 (inflazione al 223% - ora del 33%). La discesa del livello di povertà di 20 punti in un anno, -9 mln di poveri, è notevole: il tasso di povertà è il più basso dal 2018 (durante il precedente governo peronista è sempre stato più alto). Ora la discesa sta rallentando: incidere sul 25/30% di povertà strutturale sarà molto più difficile.
Come direbbe Che Guevara che viaggiò lungo l'America latina per documentare la povertà e l'ingiustizia:
"Dobbiamo essere sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la qualità più bella di un rivoluzionario - CARAJO!"